mercoledì 29 febbraio 2012

Sul convegno a Casamari... voci dai media

L'iniziativa proposta dall'Istituto San Bernardo trova risalto sui media provinciali e regionali. A parlarne è ora un noto quotidiano on-line,  ilgiornalenuovo

Di seguito proponiamo uno stralcio tratto dall'articolo:

VEROLI – Seminario presso l’Abbazia di Casamari, ‘Una musa che non incanta?’

La letteratura a scuola nell’era multimediale. E’ questo l’argomento principale, molto interessante e di attualità, del convegno che avrà luogo giovedì 8 marzo presso l’Istituto Scolastico San Bernardo dell’Abbazia di Casamari. Durante l’evento culturale si disquisirà di quel filo sottile ma per niente inconsistente, che lega ‘l’antica arte di Calliope’ alle moderne innovazioni multimediali, in un rapporto che ormai si è fatto indissolubile. Novità assoluta sarà il premio letterario ‘Gli inediti di Palomar’, concorso che ha coinvolto gli istituti secondari di II e I grado, divisi in categorie ben distinte. La sfida, avente per oggetto un racconto a tema libero che tenti di far proprio il ‘metodo Palomar’, si concluderà con l’assegnazione di attestati e riconoscimenti ai primi tre classificati, nonché la pubblicazione e la lettura dei tre elaborati....

LEGGI I DETTAGLI DELL'INIZIATIVA

domenica 26 febbraio 2012

Prof. Pierluigi Fratarcangeli per le classi I A

Ciao ragazzi, ecco a voi approfondimenti interessanti sul Medioevo. Buon lavoro!!!

Il Medioevo. Miti, verità e segreti




I Normanni in Italia

Elena Rotondo classe III A Sportello didattico (link di approfondimento)

Salve ragazzi,
se volete qualche informazione in più riguardo Indro Montanelli (di cui abbiamo visto l'intervista video) e Giovanni Gentile vi invito a leggere le loro biografie:

http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Gentile
http://it.wikipedia.org/wiki/Indro_Montanelli

Rotondo Elena classe II A (video di approfondimento)

Ciao ragazzi,
quello che segue è un video sulla macchina a vapore che, come vi ho anticipato, sarà l'argomento della prossima lezione di storia, molto utile per approfondire una delle principali invenzioni del periodo storico che stiamo affrontando ossia la rivoluzione industriale.
Buona visione :)

Elena Rotondo classe III A (video di approfondimento)

Ciao ragazzi,
questo è un video di approfondimento sul Fascismo, in particolare riguarda la storia del Fascismo dal 1918 al 1922. Ritengo sia molto utile per consolidare ed approfondire conoscenze già acquisite.
Spero che questo formato sia fruibile per tutti.
Buona visione :)


mercoledì 22 febbraio 2012

Convegno / Concorso a Casamari - 8 marzo 2012 presso l'Istituto San Bernardo

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Istituto Scolastico San Bernardo – Abbazia di Casamari (Veroli)

Giovedì 8 marzo 2012


UNA MUSA CHE NON INCANTA?
La letteratura a scuola nell’era multimediale


Programma

Ore 9.00  - Saluti delle Autorità

Ore 9.15 – Relazioni:

•    Massimo ArcangeliUniversità degli Studi di Cagliari
La letteratura nella scuola del terzo millennio: tra scelte "etiche" e nuovi possibili modelli cognitivi.

•    Giulio Ferroni Università degli Studi di Roma La Sapienza
Tra comunicazione e valutazione: la lotta contro la letteratura

•    Ulla Musarra-SchroederUniversità di Nimega (Paesi Bassi)
Come la letteratura può insegnare la storia


Ore 11.30 – Intervento dei Dirigenti Scolastici presenti


Ore 12.00 – Cerimonia di premiazione del concorso letterario “Gli ‘inediti’ di Palomar” – 2012

•    Conferimento premi

Ore 12.30 – Pausa pranzo

Ore 14.30 – Relazioni:

•    Marcello Carlino Università degli Studi di Roma La Sapienza
C’è un testo in questa classe?


•    Lia Fava Guzzetta Università LUMSA di Roma
Letteratura Fantasia Poesia. Comunicare l'Oltranza

•    Franco MusarraUniversità di Lovanio (Belgio)
  Letteratura o cultura?



Ore 16.00 – Tavola rotonda/Conclusioni (Moderatore: Franco Musarra)

venerdì 17 febbraio 2012

Classe III sez. A Approfondimenti Montale prof. Famosi


                    
     
APPROFONDIMENTO  INERENTE IL “CORRELATIVO OGGETTIVO” DI EUGENIO MONTALE.

Gli oggetti, le immagini e le voci della natura diventano per Montale gli emblemi, in cui è trascritto, in forme oscure e cifrate, il destino dell’uomo e soprattutto l’infelicità di una condizione (e di una condanna) esistenziale che, tramite il procedimento del correlativo oggettivo, Montale esprime nel componimento Spesso il male di vivere ho incontrato. Il male di vivere diventano così il rivo strozzato, il cavallo stramazzato e la foglia accartocciata e riarsa.

L’espressione correlativo oggettivo è stata usata per la prima volta da Thomas Stearns Eliot – con cui la ricerca montaliana presenta somiglianze significative (si propone la lettura de La terra desolata vv. 322-377, opera del 1921 in cui è presente il tema dell’aridità della vita e l’espressione orda incappucciata MOLTO SIMILE ALLA FOGLIA RIARSA DI MONTALE).

Il correlativo oggettivo in un certo senso si ricollega addirittura all’allegorismo medievale, usato da Dante (di cui vv. 49-54 dalla Divina Commedia, Inf., I), per cui gli elementi della natura rappresentano condizioni spirituali e materiali (lupa=avarizia come rivo strozzato=male di vivere).

Si propongono ora direttamente i brani:

*      Il correlativo oggettivo: Eugenio Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato, sez. Ossi di seppia, da Ossi di seppia, 1925:
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa
, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

*       T.S.Eliot, La terra desolata (The Waste Land), 1921:

Qui non c’è acqua ma soltanto roccia
roccia e non acqua e la strada di sabbia
la strada che serpeggia lassù fra le montagne
che sono montagne di roccia senz’acqua
se qui vi fosse acqua ci fermeremo a bere
fra la roccia non si può né fermarsi né pensare
il sudore è asciutto e i piedi nella sabbia
vi fosse almeno acqua fra la roccia
bocca morta di montagna dai denti cariati che non può sputare
non si può stare in piedi qui non ci si può sdraiare né sedere

[…] Cos’è quel suono alto nell’aria
quel mormorio di lamento materno
chi sono quelle orde incappucciate che sciamano
su pianure infinite, inciampando nella terra screpolata
accerchiata soltanto dal piatto orizzonte
qual è quella città sulle montagne
che si spacca e si riforma e scoppia nell’aria violetta
torri che crollano
Gerusalemme Atene Alessandria
Vienna Londra
irreali
(Trad. it. Di R. Sanesi, in T.S. Eliot, Poesie, Bompiani, 1966)

*       Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inf., I, vv. 49-54:

“Ed una lupa, che di tutte le brame
sembrava carca ne la sua magrezza,
e molte genti fé già viver grame,
questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch’uscia di sua vista,
ch’io perdei la speranza de l’altezza”.

 

Internet sicuro: tutelare bambini, ragazzi e famiglie sul web

Vengono segnalati una serie di siti e risorse on line a tutela dei fruitori del web più esposti a rischi: bambini, ragazzi e l'intera famiglia. Strumenti per guardarsi dai pericoli che il fascinoso mondo del web può nascondere: il web, infatti, se usato in modo sconsiderato, può trasformarsi da preziosa risorsa, per lo studio, per la formazione, per lo svago, in luogo di pericoli. Ecco alcuni siti che affrontano la tematica e aiutano genitori, ragazzi ed insegnanti a guardarsi dai pericoli della rete...

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mercoledì 15 febbraio 2012

Prendere appunti: il metodo Cornell

Prendere appunti è un'importantissima abilità attraverso cui selezioniamo, registriamo e cataloghiamo informazioni che riteniamo rilevanti per il nostro studio. Possiamo prendere appunti in varie circostanze: mentre assistiamo a lezioni (spiegazioni in classe, seminari, conferenze, laboratori, workshop), mentre leggiamo dei libri, mentre studiamo, mentre organizziamo il nostro ripasso. 
A questo proposito, una tecnica che merita particolare attenzione per la sua efficacia e per l'ampia possibilità di utilizzo è il METODO CORNELL, conosciuto anche come METODO 6R...

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martedì 14 febbraio 2012

A proposito dell'amore...

 Inno all'amore (San Paolo)

Il famoso Inno all'amore tratto dalla Prima Lettera ai Corinti:
"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l'amore,
sono come un bronzo che risuona
o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne,
ma non avessi l'amore,
non sarei nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
ma non avessi l'amore,
niente mi gioverebbe.
L'amore è paziente,
è benigno l'amore;
non è invidioso l'amore,
non si vanta,
non si gonfia,
non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse,
non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell'ingiustizia,
ma si compiace della verità.
Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine".

  Da una lettera del poeta Rainer Maria Rilke ad un giovane amico

 “Mio caro Friedrich,
ho dovuto fare l’esperienza che non c’è davvero nulla di più arduo che amarsi. È un lavoro, un lavoro a giornata, Friedrich, a giornata. Com’è vero Dio, non c’è altro termine.

Come se non bastasse, i giovani non sono assolutamente preparati a questa difficoltà dell’amore; di questa relazione estrema e complessa, le convenzioni hanno tentato di fare un rapporto facile e leggero, le hanno conferito l’apparenza di essere alla portata di tutti. Non è così.
L’amore è una cosa difficile, più difficile di altre: negli altri conflitti, infatti, la natura stessa incita l’essere a raccogliersi, a concentrarsi con tutte le sue forze, mentre l’esaltazione dell’amore incita ad abbandonarsi completamente...
... Prendere l’amore sul serio, soffrirlo, impararlo come un lavoro: ecco ciò che è necessario ai giovani. La gente ha frainteso il posto dell’amore nella vita: ne ha fatto un gioco e un divertimento, perché scorgono nel gioco e nel divertimento una felicità maggiore che nel lavoro; ma non esiste felicità più grande del lavoro, e l’amore, per il fatto stesso di essere l’estrema felicità, non può essere altro che lavoro. Chi ama deve cercare di comportarsi come se fosse di fronte a un grande compito: sovente restare solo, rientrare in se stesso, concentrarsi, tenersi in pugno saldamente; deve lavorare deve diventare qualcosa”.  

 10 pensieri per un amore serio


1 Tutti sanno e sperimentano quanto sia facile innamorarsi e quanto difficile amare veramente (H. Hesse).

2 L’amore vive di piccoli gesti d’amore (T. Fontane).

3 Vuoi sapere se il tuo amore è bello e degno? Guarda se ti solleva al di sopra di te stesso (A. Graf).

4 L’amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L’amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo (E. Fromm)

5 Tu non mi metti in catene. Questo mi tiene legato a te (Anonimo).

6 Perché un matrimonio sia ben riuscito, bisogna innamorarsi molte volte. Sempre della stessa persona (M. McLaughlin).

7 Amare è volere con tutte le forze il bene dell’altro, anche prima del tuo, e fare di tutto perché l’amato cresca, e poi sbocci e fiorisca, diventando ogni giorno la persona che deve essere e non quello che vuoi modellare sull’immagine dei tuoi sogni (M. Quoist).

8 Se è amore vero, è realistico. Sa perfettamente che la persona umana è debole, fragile, soggetta a imperfezioni ed errori. Quindi non procede poggiando i piedi su nuvole dorate, non si lascia catturare da falsi miraggi, non si benda gli occhi: li tiene, al contrario, ben aperti. L’amore vero sa che per potersi realizzare in pienezza c’è una lunga strada da percorrere, e sa che tale strada non è senza ostacoli (D. Semplici).

9 “L’amore è quella cosa che ci fa sorridere anche quando siamo stanchi” (Tommaso, 4 anni).

10 “Non bisogna mai dire ti amo se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano” (Jessica, 8 anni).

Tratto dal sito www.donbosco.it